ADM: Grande e continuo lavoro per combattere l’illegalità
Ormai non ci si ricorda più da quanto tempo si continua a sollecitare all’attenzione del Governo, prima con quello di Mario Draghi ed anche con il nuovo Esecutivo di Giorgia Meloni, quanto l’illegalità abbia accresciuto la sua potenza anche economica sul territorio, cercando di insinuarsi ed infiltrarsi addirittura nelle pieghe del gioco pubblico lecito, acquisendone la proprietà con i mille artifici che la criminalità organizzata riesce a porre in essere quando si tratta di loro importante “business”.
E come si sa il business del gioco per la malavita è uno di quei comparti “assolutamente gradito” e sfruttato in modo particolare per la tanta circolazione di danaro che lo stesso sistema ludico consente.
Da tempo, oltre tutto, si richiedeva al Governo di non continuare soltanto a parlare di rinnovare il gioco nella sua obsoleta regolamentazione ma di stringere il più possibile le maglie delle Autorità competenti per riuscire a debellare questa rifioritura e questo avanzamento delle attività illecite sull’intero territorio, quindi passando di conseguenza ai fatti.
Di fatto serviva monitorare a tappeto le varie attività di gioco per rintracciare quelle che apparivano legali, e quindi con la presenza in loco addirittura di un gestore dello Stato, ma esercizi che nascondevano invece la diretta ed incontrastata conduzione dello stesso locale da pare delle varie “mafie”: ed a causa di questa preoccupante situazione e proprio per confrontarsi con l’illegalità sta operando sull’intero territorio il Comitato per la Prevenzione e la Repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori, COPREGI, che sta agendo in collaborazione con la rete di esperti funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che si sta muovendo con estrema maestria tra i suoi Concessionari cercando di individuare le infiltrazioni criminali.
Ottimi risultati in quantità
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E pare che i risultati siano arrivati ed anche con una certa “quantità”: pare che il monitoraggio si sia sviluppato in 23 province e le sanzioni amministrative comminate ammontino a circa 6,6 milioni di euro computate nell’ambito delle verifiche, con più di 430 interventi effettuati su diverse tipologie di attività che offrono il gioco.
Di certo, sia i funzionari di ADM, che della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza hanno davvero un gran da fare da nord a sud dello Stivale, ma i punti di gioco non regolari si sono dimostrati davvero tanti così come le irregolarità rintracciate: cosa che se da un lato preoccupa circa la presenza fortemente consolidata della illegalità, dall’altra lascia spazio al pensiero positivo che se si continua con questa pervicacia le organizzazioni criminali avranno davvero a che preoccuparsi ed avranno vita veramente breve.
ADM vuole garantire un Gioco sano e sicuro
Ma è conoscendo la volontà di ADM di avere un gioco pubblico pulito, sano e legale che l’Agenzia continua a trasmettere al sistema ludico la percezione che i risultati potevano senz’altro essere raggiunti: ed a riprova era indispensabile questo netto intervento “a tutto tondo” sulle diverse tipologie di offerte di gioco che spaziano in vari comparti per eliminare il più possibile le attività illecite che agiscono in netta concorrenza sleale nei confronti del gioco pubblico.
La forza impiegata globalmente nelle azioni di controllo, effettuati anche ai siti di scommesse online per puntare sugli eSports, ha toccato tutte le Regioni del territorio tranne la Valle d’Aosta, il Molise e la Basilicata ed ha coinvolto circa 280 dipendenti di ADM appartenenti sia agli Uffici centrali che a quelli periferici, oltre come indicato, ai funzionari operanti nelle tre Forze di Polizia.
I territori più attenzionati sono stati la Lombardia, il Lazio, la Campania, la Calabria, la Puglia e la Sicilia, mentre le attività che hanno suscitato “maggior interesse”, nell’ordine, sono state i punti di scommesse prive di autorizzazione, punti di vendita e ricariche ma provvisti di regolare autorizzazione ADM.
Sequestri di apparecchiature di Gioco non conformi
Nell’insieme l’operazione e le verifiche effettuate hanno consentito il sequestro di 109 apparecchi e congegni di gioco, 17 terminali collegati a siti illegali di gioco, i cosiddetti e famigerati totem, e le sanzioni amministrative ammontano a circa 6.600.000 di euro.
Ma vi è stato anche un risvolto penale che ha coinvolto ben 53 soggetti che sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria.
Non ci si può certo nascondere “dietro al solito dito” e si deve anche segnalare che si “prevedevano alcune irregolarità” e le illegalità rintracciate nel gioco sono state supportate da un costante monitoraggio dei flussi di scommesse collegati ai Mondiali di Calcio del Qatar da poco terminati con la vittoria finale dell’Argentina dopo circa 36 anni di lunga attesa della nazionale “Albiceleste”.
C’era da aspettarsi che questo avvenimento straordinario, l’unico Mondiale organizzato finora in inverno “facesse delle vittime”: c’era “fibrillazione” nell’aria e la movimentazione delle giocate era senza dubbio altuccia seppur la nostra Nazionale Azzurra non ne fosse protagonista con un enorme dispiacere dei nostri tifosi.
Grande successo per il comparto delle Scommesse
Ma le scommesse hanno comunque avuto successo, se non si considera quella parte illegale della quale non si avrebbe voluto trovare traccia. Ma tant’è, i Mondiali sono stati comunque affascinanti con qualche novità calcistica come il Marocco che fino alla fine si è trovato coinvolto nella possibilità di “salire sul podio” al terzo posto.
Quello che ci rende sufficientemente tranquilli, se così si può dire, è che le operazioni di contrasto a quel mare di illegalità nata durante il periodo pandemico e da far risalire ad alcune decisioni “discutibili” assunte dalle istituzioni nei confronti del gioco pubblico, sono sempre attive e presenti e stanno facendo davvero di tutto per “pulire il territorio” e non solo dal gioco illegale, ma anche dall’usura che ad esso si accompagna troppo spesso.
“Comparto illegale” che è sempre detenuto dalla criminalità organizzata che approfitta di un periodo decisamente di poche risorse economiche quasi per tutti, sia cittadini che giocatori che imprese di ogni settore.
In effetti, non c’è alcun settore che riesce a sottrarsi alla crisi che si è sviluppata a seguito della guerra in Ucraina e, quindi, esiste purtroppo anche il mercato dell’usura che spadroneggia insieme all’illegalità, considerando altresì che gli Istituti di Credito hanno “chiuso le borse” e non rilasciano prestiti o sfori sul conto, come accadeva sino a qualche tempo fa.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro